Under 11, Torneo Internazionale Giovani, Chiasso (Svizzera), Sabato 5-Domenica 6 gennaio 2019
Girone
HC Aosta Gladiators – EHC Chur C. 6-3 / 8-0
EHC Burgdorf – HC Aosta Gladiators 2-2 / 2-0
HC Aosta Gladiators – HC Lugano 2-4 / 1-5
HC Aosta Gladiators – GDT Bellinzona 5-1 / 4-2
HC Aosta Gladiators – HCAP 5-0 / 0-3
Quarti di finale
HC Aosta Gladiators – HC Rivers 9-4
Semifinale
HC Aosta Gladiators – HC Lugano 5-6
Finale 3°/4° posto
HC Aosta Gladiators – EHC Burgdorf 4-3
Piazzamento finale HC Aosta Gladiators: terzo posto.
HC Aosta Gladiators: Marco Bongini, Samuel Picco, Stefano Terranova, Giulio Pititto, Enrico Berti, Didier Tacchella, Simone Giuliani, Daniel De Martino, Federico Sinigaglia, Andrea Giacometto, Samuele Giovinazzo, Matilde Fantin, Alessandro Simonazzi, Riccardo Sormani. Coach: Davide Picco.
Sfumata per un niente la finalissima (la semifinale contro Lugano è stata in bilico fino all’ultimo), i nostri Under 11 chiudono un torneo selettivo come il TIG di Chiasso ad un più che onorevole terzo posto finale (grazie alla vittoria nella gara contro il non semplice Burgdorf). I nostri avevano chiuso bene il girone (la formula era di gare a due tempi, ognuna con punteggio a sé stante), con un pareggio, quattro sconfitte e cinque vittorie.
A quel punto, spazio ai quarti di finale, contro l’HC Rivers. Una prova che i nostri dimostrano di superare in scioltezza, per 9 reti a 4. Poi, l’ostacolo sul cammino chiamato Lugano. Un avversario storicamente difficile sul piano psicologico per i nostri. Stavolta, il lavoro di coach Picco sembrava essere riuscito ad esorcizzare l’atavico timore, ma gli ultimi minuti di gara hanno fatto sfumare i sogni di gloria.
Restava da giocarsi, nella finale per il 3°/4° posto, la possibilità di salire comunque sul podio. A quel punto, i nostri hanno mostrato di che pasta è fatto un Gladiatore. Malgrado la cocente delusione per l’oro e l’argento irraggiungibili, i valdostani hanno stretto i denti e sono riusciti ad infilare al Burgdorf le quattro reti necessarie a strappare il bronzo. Bella prova comunque, ragazzi. Una coppa in più per un palmarès che fa già parlare di sé.